Ciò che contraddistingue l’essere umano è la sua capacità di ragionare, pianificare, pensare. Niente di più straordinario per la vita ma è altrettanto causa di sofferenza e spesso ci rende infelici. Passiamo il tempo a preoccuparci per il futuro, rimpiangere il passato.
Soffermiamoci un attimo e riflettiamo su questa domanda:
QUANTI SONO STATI I MOMENTI IN CUI CI SIAMO SENTITI VERAMENTE FELICI SENZA PENSARE A CIO’ CHE AVREMMO DOVUTO FARE?
Il nostro continuare a pensare ci fa perdere il presente, ci rende spesso preoccupati, ansiosi, tristi, angosciati…
quale è il vero motivo del “pensare”…?
Permettere di anticipare il possibile pericolo: – Se mi preoccupo mi preparo al peggio. Oppure ci ricorda quello che non abbiamo fatto: – Perché ho agito in quel modo, forse non dovevo comportarmi così.
L’intento è di evitare cose che non ci piacciono o ci potrebbero far stare male, il rischio è di tralasciare il momento presente, perdendo parte della vita.
Stiamo realmente vivendo una vita che vorremmo fosse migliore? Se crediamo ai nostri pensieri, questo ci permette di andare nella direzione che vogliamo?
Se le risposte a queste domande sono sempre NO, allora dobbiamo imparare a fare qualcosa di diverso.
E per farlo bisogna poter lasciare andare, fare spazio nella nostra mente ma soprattutto accettare che non sempre le cose vadano come ci aspettiamo.
Cosa succede quando siamo presi dai pensieri? Siamo più vicini al raggiungimento di uno scopo, valore, obiettivo o siamo più lontani?
Molte persone possono credere che le cose non cambieranno mai, che si è destinati a fallire o che nella vita tutto andrà storto. Ovviamente può succedere che in una situazione si possa fallire,o che si attraversino periodi bui in cui tutto sembra crollare. Credere che non ci sia nulla da fare o che non ci siano scelte, porta a “bloccarsi, impantanarsi,” e questo crea con molta probabilità l’idea di non farcela. Passare il tempo a preoccuparsi è come viaggiare su una bicicletta sgangherata (Harris), possiamo viaggiare con i freni rotti, il manubrio storto, il sellino consumato, e arrivare a destinazione.
Ma in quali condizioni giungiamo al traguardo? Ci sono molti modi per fare un viaggio… macchina, bus, treno… quando ci preoccupiamo o rimuginiamo sul passato è come viaggiare su una bicicletta sgangherata. Si può imparare a viaggiare anche in condizioni migliori.