Quante volte ci arrovelliamo tra i nostri pensieri: “non posso farcela, perché proprio a me?, cosa ho fatto di sbagliato?, non sono abbastanza bravo, è colpa mia, è forse una punizione?…ecc”. La mente di ogni essere umano racconta delle “storie”, ci dice spesso cose inutili che ci fanno soffrire e ci blocca nell’ azione. Per cui si eviterà una festa, un colloquio di lavoro, un viaggio con amici, e finiamo col passare il tempo a rimuginare…
Inoltre, quando soffriamo, la nostra mente ci dice che siamo gli unici, che tutti gli altri là fuori sono più felici di noi. Che gli altri non provano il dolore che proviamo noi. E credere fermamente in questa storia renderà il dolore ancora più intenso.
Possiamo imparare a essere gentili con noi stessi, a non giudicarci o criticarci e trattare le nostre emozioni dolorose con gentilezza e atteggiamento compassionevole.
Cercare di accogliere quello che accade nel presente senza rincorrere incessantemente le esperienze piacevoli e senza rifiutare e respingere quelle che non ci piacciono, ci permette di non cadere nella trappola dei pensieri.
Se non ci importasse di niente, non avremmo alcun dolore ma non avremmo neppure gioia e amore. Le cose che sono importanti possono far male. Possiamo imparare ad apprezzare la vita, prendendo quello che via via si presenta.
Fintanto che respiriamo possiamo cambiare la nostra vita (Harris)
Dott.ssa Raffaela Massa